Zafferano italiano e tartufi idroponici

Introduzione:

Mi chiamo Riccardo Moschino e sono diplomato con indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria.

Sono di Venezia, Eraclea 30020 via Pasteur, 21. 3463261091 - [email protected] - https://moschinoagraria.wixsite.com/website (sito in costruzione aziendale). 

Dal 2021 ho progetto e creato un mio modello di business, un progetto il quale sfrutta le mie competenze, conoscenze pre e post studi senza dimenticare di valorizzazione il made in Italy, possiamo dire tutto ma il made in Italy nessuno lo batte.

Lo zafferano nasce nel continente asiatico, è stato introdotto in Europa da un diplomatico spagnolo. Attualmente viene coltivato in Spagna, Italia, Gracia, Afghanistan, Marocco ed Iran (le più grosse). L'italiano, certificata la qualità migliore, si identifica velocemente perché lo sigma è colore rosso fuoco ed essiccato rosso mattone invece, soprattutto i paesi dell'Iran è più tendere al giallo.

Analisi:

Secondo varie ricerche in Italia c'è un buco del 60% nel mercato, questa percentuale non è soddisfatta dalla produzione. Parlando fuori dai confini nazionali abbiamo la Svezia e gli Stati Uniti d'America piuttosto che gli Emirati Arabi che vanno matti per lo zafferano di qualità italiana!

Progetto:

Una volta analizzato il tutto il mio progetto, sara indirizzato anche all'estero per valorizzare il Made in Italy e me lo auguro,il progetto si costruisce tutto intorno a questa spezie così affascinante. Inizierò con un terreno di 6000mq in affitto per poi continuare con altri 4000mq a fino esaurimento continueremo con queste dimensioni.

Da qua nasce il marchio e tutto il brand, un brand che ho deciso di fondare in quanto mi richiama, fa vedere le mie competenze, conoscenze e pure come sono. Produrre senza danneggiare non è allusione!

La natura si muoveva e cresceva anche senza l'intervento dell'uomo, questa sarà la mia ricchezza, il mio riconoscimento.

Dal 2°anno avevo in carta di lanciare il secondo marchio, una spezia che in pochi è dico in pochi sono a conoscenza tant'è che è scambiato ancora in dollari.

Dal 3° vorrei evolvermi con qualcosa in più, usare i propri fiori (in azienda) per produrre fragranze per ambienti interni, anch'essi molto usati fuori dai confini.

Sono alla ricerca anche di un immobile addetto alla trasformazione che possa accontentare le norme dell'haccp. Di fronte ai campi c'è un capannone dismesso ed pignorato, potrei pensarci di farci belle cose.

Costi fissi:

Come prezzi fissi conterei subito l'affitto dei 6000mq. In più altre spese fisse che sono i collaboratori. (spese legate a servizi di energia e di acqua non c'è ne sarrano in quanto la mia filosofia è: produrre senza danneggiare. Quindi sarà tutto messo in natura: panelli solari ed acqua piovana).

Campo: 500€ annui;

Personale (collaboratore): 20.000€ annui circa. 

Costi variabili:

I numerosi costi veriabili sono: acquisto materia prima (bulbi 10.000); Atrezzature varie per la terra; Atrezzatura per la trasformazione della spezia; magazino di deposito e di trasformazione; spese di pubblicità, marketing e servizi legati.

Bulbi: 2000€;

Atrezzatura: 500/600€;

Trasformazione: 300/400€;

Immobile: 150.000€;

Materiale di riciclo (acqua piovana, panelli solari): 1000/1500€;

Marketing: 300/400€.

Proiezione:

1° anno: 12.000€

2° anno 30.000€

3° anno 70.000€

Parliamo della spezia essiccata, c'è da aggiungere i fiori essiccati, le foglie (per abbellire i piatti). Dal 2° anno la nuova spezia anch'essa a prezzi "ricchi", coltura in idroponica e dal 3° anno ci saranno i tartufi in idroponica. 

Richiesta:

Spero di essere al centro dell'attenzione con questo progetto fantastico per valorizzare il Made in Italy.