Nearness

Torino, Piemonte

Cosa è Nearness?

Nearness è la soluzione per avvicinare un malato di Alzheimer ai propri congiunti: un singolo dispositivo che funge da finestra di comunicazione sempre disponibile per entrambi. Ancora più facile, affidabile e naturale del telefono.

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In dettaglio

Un singolo dispositivo basato su touchscreen ed un software esclusivo, completamente basato sul web, è il fulcro di Nearness. L'idea nasce da una reale esigenza di Andrea Gamba, fondatore del progetto, che si è trovato a dover gestire la difficile situazione di sua madre, afflitta da morbo di Alzheimer. Dopo numerosi tentativi falliti nella ricerca di un sistema di comunicazione che gli permettesse di monitorare e comunicare a distanza, ha deciso di dare forma ad un nuovo modo di "entrare in casa": tramite un app per smartphone, un grande tablet "all-in-one" ed un software in grado di fare da ponte tra le due parti (ed aggiornabile in remoto senza la necessità di effettuare interventi di assistenza sul posto), è stato realizzato Nearness, ad opera della torinese Raneri Web Design Snc. La semplicità ed il minimalismo dell'interfaccia è la caratteristica fondamentale dell'intero sistema: il care-giver è in grado di connettersi in ogni momento dal proprio smartphone e di chiamare - letteralmente, con la propria voce - la persona malata, invitandola ad avvicinarsi allo schermo per poter comunicare in video ed in vivavoce. Allo stesso modo, dalla postazione fissa è possibile chiamare una delle persone designate (da una a tre) semplicemente toccando la foto preimpostata del rispettivo volto. Non vi è alcuna possibilità di intervenire su impostazioni o altri aspetti tecnici, rendendo nulla la possibilità che il malato si renda irreperibile - a differenza di ciò che può accedere ad esempio con il telefono, appoggiando erroneamente la cornetta. E' stato realizzato un prototipo completamente funzionante del sistema: include la postazione fissa, basata su di un economico maxi-tablet ed una normale "chiavetta" con connessione 4G collegata e nascosta sul retro dello stesso, ed un'applicazione per smartphone abbinata a questo. Anche l'intero backend software, basato su server Node.JS e tecnologia video WebRTC, è pronto per l'uso. L'impianto-prototipo è stato testato - e migliorato in base alle difficoltà che si sono palesate nel tempo - per più di un anno con grande soddisfazione delle due parti, che hanno potuto finalmente comunicare a distanza di centinaia di chilometri, quasi come se si trovassero nella stessa stanza.

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