Fama Labs

Modena, Emilia-Romagna

Cosa è Fama Labs?

Il primo assistente vocale empatico per la ricerca clinica: rivoluziona l'esperienza di cura e promuove l'inclusione

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In dettaglio

Fama Labs è una startup italiana che opera nel settore Healthcare, in particolare nell’ambito della formazione in medicina e della ricerca clinica. Il team vanta un’esperienza pluriennale ed è altamente qualificato nello sviluppo di servizi cloud-based e AI conformi ai più alti standard di qualità e sicurezza. Le soluzioni digitali proposte ad aziende farmaceutiche, professionisti del settore e istituti di ricerca sono contraddistinte da un alto livello tecnologico e innovativo.

La mission di Fama Labs è quella di contribuire con i propri prodotti software alla transizione digitale e all’avanzamento dell’ecosistema sanitario, per servizi più efficienti, più inclusivi e volti a migliorare la qualità della vita delle persone.


Il progetto attualmente in sviluppo è Ysi (Your Speech Interface), un'assistente virtuale basato su intelligenza artificiale, che grazie ad un dialogo empatico e ad una tecnologia accessibile mira a risolvere i problemi e le sfide del panorama sanitario e della ricerca clinica, mettendo il paziente al centro dei processi e supportandolo durante tutto il percorso. Per lo sviluppo di questo prodotto, con cui l'anno scorso Fama Labs ha vinto la competizione nazionale Go Beyond di Sisal, può godere del supporto di partner industriali e di ricerca di alto profilo come la Società Italiana di Medicina Interna e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.


Descrizione del progetto:

Il 30% dei pazienti arruolati nei clinical trials lascia lo studio prima del termine (drop-out) e di 60.000 studi clinici condotti ogni anno nel mondo l’85% termina in ritardo, con sprechi per aziende farmaceutiche di decine di milioni di dollari per studio. Buona parte di queste criticità sono da imputare agli strumenti utilizzati: ad oggi il 50% degli studi clinici utilizza ancora metodi cartacei di raccolta dati, con un conseguente spreco di risorse e un bias statistico di selezione nella popolazione di pazienti.

Per ridurre drasticamente queste problematiche Fama Labs ha progettato Ysi, un'intelligenza artificiale in grado di semplificare tutto il processo legato alla raccolta dati, ottimizzando costi e tempistiche. Ysi è il primo assistente vocale per la ricerca clinica che, grazie ad un dialogo empatico e ad un sistema di gamification ad obiettivi, aumenta l’aderenza e l’inclusione dei pazienti, sia in termini di partecipazione attiva alla raccolta dati che a livello di percorso terapeutico, e allo stesso tempo raccoglie con precisione in tempo reale i dati richiesti.

L’idea è nata progettando servizi cloud nell’ambito degli studi clinici, in collaborazione con società scientifiche e Università. Le lacune tecnologiche individuate nel settore sono in particolare legate al processo di raccolta ed elaborazione dei dati, la fase più critica, con maggiore spreco di risorse e con strumenti poco accessibili. Il reale impatto della soluzione è l'accessibilità per i pazienti: Ysi mira ad aumentare l'inclusione dei pazienti in termini di diversità di genere, età, patologie e affinità alla tecnologia. Ad esempio per persone anziane, non vedenti o pazienti fragili che non sono in grado di usare pc o app mobile, mira a raccogliere più dati e di migliore qualità al fine di fornire migliori risultati di ricerca e migliorare le esperienze di cura.

Avendo quindi all’interno del team competenze ed esperienza nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, la validazione della tecnologia in laboratorio è stata rapida. 

Il mercato all’interno del quale si colloca la soluzione è quello del Patient Engagement, cioè quello dei servizi di coinvolgimento del paziente per aumentare l’aderenza terapeutica. È stimato intorno a 16 miliardi di dollari su scala globale ed è in rapida crescita, con un tasso annuo stimato al 17% (CAGR).

Il mercato servibile individuato è quello europeo, che raggiunge i $5 miliardi di euro (SAM), poiché la maggior parte dei trials viene condotta con dimensione internazionale. In questo panorama contiamo di raggiungere un target di 7.6 milioni di euro di fatturato nel 2026.

Tra i competitor, aziende consolidate come Medidata e VisionTree focalizzano l’attenzione su soluzioni generaliste, spesso di difficile fruizione, mentre altri, come Medable e PatchAI, puntano sul coinvolgimento dei pazienti senza raggiungere livelli sufficienti di accessibilità.

Il team della startup è costituito da professionisti nel settore del digital healthcare, provenienti tutti dall’Università di Modena e Reggio Emilia, con già cinque anni di esperienza nello sviluppo di studi clinici digitali e servizi cloud dedicati al percorso assistenziale dei pazienti. Alberto Pietrangelo e Mario Baroni sono ingegneri informatici e ricoprono rispettivamente il ruolo di CEO e CTO della startup. Andrea Fontana, anche lui fondatore, è un ingegnere meccanico e designer, che riveste il ruolo di responsabile digitale; mentre Francesco Bindo, medico specializzando all’Università di Milano, si occupa degli aspetti clinici e regolamentatori. Il team conta altre 3 figure al momento: Tommaso Romanò e Luca Rompani, programmatori e giovani talenti laureati all’Università di Ingegneria informatica di Milano; Arianna Rinaldi, PhD in Nanomedicina e advisor per la ricerca farmaceutica.

Ysi è un dispositivo medico di classe I, disponibile come SaaS e fruibile tramite Skill per dispositivi Alexa. Il modello di business, B2B rivolto prevalentemente ad aziende farmaceutiche e centri di ricerca, è basato su uno sviluppo commerciale tramite licenze mensili per ogni paziente coinvolto nello studio clinico.

Per rispondere alle rigide conformità tipiche del settore degli studi clinici, il team ha predisposto lo sviluppo di un’infrastruttura GDPR e HIPAA compliant e pianificato la certificazione come dispositivo medico, oltre a quelle ISO 9001 e 27001 entro il 2023, con processi aziendali di controllo qualità.

Attualmente il progetto si trova ad uno stadio di sviluppo di TRL 7, infatti è appena stato lanciato con l'Università di Pisa il primo progetto pilota su 250 pazienti della regione Toscana per validare la tecnologia in ambiente operativo e entro Dicembre 2023 il piano prevede di raggiungere TRL 8. Con un fabbisogno finanziario di €750.000, entro la fine del 2024 il prodotto sarà lanciato sul mercato europeo, raggiungendo più di 10.000 pazienti/anno e un fatturato di 7.6M nel 2026.

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