HyperTennis

Torino, Piemonte

Cosa è HyperTennis?

La racchetta, il giocatore, la pallina e il movimento: tutto in una soluzione ! Artificial Intelligence applicata al mondo del tennis in collaborazione con FITP

Milestones

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In dettaglio


Il progetto HyperTennis nasce da un’idea di Andrea Candusso, Laureato in Scienze Motorie, Coach e Tecnico Nazionale FIT, incordatore ufficiale della Nazionale di Davis Cup del Kazakistan e Racquet Expert di diversi giocatori ATP Top 100, (Sinner, Sonego, Vinolas..) con l’obiettivo di introdurre nella quotidianità di un tennista (professionista e non) due fondamentali elementi: PRESTAZIONE e PREVENZIONE.

Questo obiettivo si sta realizzando, grazie anche ad una stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi della Federazione Italiana Tennis e Padel, grazie alla quale si è giunti allo sviluppo congiunto di un Protocollo Tecnico comune di valutazione automatizzata dei gesti dei tennisti all’interno delle Accademie e Scuole Tennis aderenti alla FITP e non solo.

Il Protocollo Tecnico così sviluppato costituisce la base di valutazione automatizzata della piattaforma HT con cui vengono confrontati i dati raccolti attraverso i test nelle Scuole Tennis, nelle Accademie Tennis, nei Circoli indipendenti, dai singoli atleti.

Grazie alla disposizione delle telecamere in campo, al modello articolato estratto con gli algoritmi di AI, ogni singolo movimento ed ogni abilità vengono indagate, registrate, confrontate con il protocollo, restituendo un’informazione circa i parametri ideali di esecuzione.

La finalità è quindi diventata anche quella di monitorare l’intero movimento tennistico nazionale, disporre di un nuovo strumento didattico nella progressione tecnica, validare per ogni singolo atleta movimenti relati al diverso soggetto antropometrico in ottica di prevenzione degli infortuni, argomento estremamente attuale per i tennisti di ogni livello.

Nel corso degli ultimi due anni HyperTennis ha aggregato intorno a sé un team di professionisti con competenze complementari che hanno permesso di sviluppare nuovi prodotti e tecnologie innovative in grado di valutare le prestazioni dell’atleta e dei suoi attrezzi, senza trascurare gli aspetti di prevenzione.

Il costante e continuo tuning dell’attrezzatura e la frequente misurazione delle performance sul campo, grazie all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, consentono all’atleta affidatosi all’ecosistema HyperTennis il raggiungimento di importanti obiettivi Prestazionali e di Prevenzione Infortuni, elementi spesso tra loro correlati.


Da qualche anno sui campi da tennis sono comparsi dei sistemi di rilevazione dati costituiti da telecamere, totem a bordo campo e sw per l’analisi della prestazione statistica tramite raccolta video Altra tecnologia attualmente utilizzata è il così detto “occhio di falco” applicato anche ad altri sport per definire i punti di impatto di una palla od il superamento di una linea

Si tratta di sistemi che sostanzialmente si limitano ad attività di validazione del punto, velocità e rotazione di palla, scoring e statistica.


Ancora più individuale e soggettivo è l’output che arriva dall’attività dei “video analyst” che valutano l’esecuzione dei gesti sulla base della loro esperienza personale e non hanno dati puntuali a cui riferirsi. Si tratta di argomento particolarmente caro alla FITP che presiede la formazione dei Maestri, il loro aggiornamento, la validazione della tecnica di insegnamento, la crescita di una leva tecnica agonistica secondo parametri oggettivi, la prevenzione degli infortuni causa di abbandoni precoci nelle carriere sportive.


Nello specifico l’attuale stato dell’arte fornisce un output, per gli addetti ai lavori o per il giocatore stesso, fondato esclusivamente su di una raccolta di dati relativi al match o all’allenamento unita alla semplice visione del gioco con approfondimento su parametri quali velocità e rotazione di palla o spostamento sul rettangolo di gioco del giocatore.

Tutti questi sistemi non soddisfano l’esigenza dei coach e dei giocatori per diversi motivi: mancanza totale di analisi del movimento, dell’analisi complessiva della catena giocatore-racchetta-pallina, numerosità, oggettività e qualità dei dati rilevati.

 Vi è inoltre un ulteriore aspetto fondamentale: i dati ottenuti non possono essere aggregati, clusterizzati, esportati ed elaborati per successive analisi e confronti in quanto si tratta di sw a sistema chiuso. Ogni giocatore se pur in presenza di test ripetuti resta un “unicum” rispetto ai milioni di giocatori ed ai dati disponibili da poter indagare e di cui poter fruire.

Impossibile quindi la creazione di una banca dati (big data) utilizzabile per successive valutazioni ed elaborazioni a beneficio di innumerevoli stakeholders. L’allenatore, con questi sistemi, resta, in sostanza, nella stessa condizione di quando utilizza il suo taccuino pur potendo dare maggiore evidenza delle sue riflessioni al proprio giocatore attraverso le immagini.

Per poter rendere più efficace il lavoro del tecnico è indispensabile fornire dati puntuali e continui rilevati in differenti situazioni e condizioni di gioco permettendone il confronto e l’archiviazione così da suggerire le opportune correzioni su tecnica, attrezzo, preparazione atletica e, in round successivi, rilevare i relativi miglioramenti e/o peggioramenti.

In un’ottica di futuro sviluppo e completamento dei dati a disposizione per i giocatori e per i coach si è già avviata una collaborazione con Docenti di statistica dell’Università di Torino per determinare ad esempio l'Indice di fatica fisica e psicologica, la stagionalità delle prestazioni, l’indagine relata alle superfici di gioco, l’alimentazione…

E così che nasce la nostra start up, per riempire il vuoto tecnologico e la disponibilità di dati puntuali che in uno sport complesso come il tennis trova ancora di più il suo fattore critico.

Ad oggi, con il nostro progetto, siamo riusciti a sviluppare completamente un sistema in grado di rilevare dati oggettivi e relativi all’utilizzo del migliore set-up di racchetta: il Racquet Test. Tali dati vengono rilevati attraverso l’effettuazione di un test sul campo che prende in considerazione i colpi fondamentali: diritto, rovescio, volée e servizio. I valori di output che vengono acquisiti attraverso i sensori indossati (accelerometri), radar e videocamera, permettono di valutare alcuni parametri: la velocità della palla in ingresso e in uscita dal piatto corde, l’accelerazione, la velocità e gli angoli del complesso braccio racchetta, i tempi di esecuzione dello swing, forze e potenze espresse, ecc.

Tale test, attualmente, viene impiegato per la valutazione dell’attrezzo ideale, proprio perché l’analisi di questi parametri, che variano in funzione delle diverse specifiche dell’attrezzo, ne oggettivano l’eventuale scelta. L’indicazione numerica viene inoltre successivamente associata al giudizio soggettivo del giocatore, in modo da rispettare il suo feeling con l’attrezzo ottimale.


Il miglior set-up della racchetta però risponde parzialmente alle necessità di cui sopra. Per questo motivo lo step ulteriore del progetto prevede oltre a rendere oggettivi e disponibili i dati per la scelta del telaio ideale, della migliore tensione nell’incordatura e distribuzione dei pesi sullo stesso, l’analisi tecnica del gesto attraverso l’utilizzo di motion capture, human pose estimation e dell’intelligenza artificiale: integrando così sulla piattaforma HyperTennis  il Racquet test e l’Action test di attuale sviluppo.


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