Baze

Bologna, Emilia-Romagna

Cosa è Baze?

Baze, il primo social marketplace dedicato al lavoro domestico; il match intelligente tra famiglie, lavoratori e agenzie.

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In dettaglio

Baze, il passaparola digitale.

Baze è una piattaforma online per cercare e offrire lavori domestici.


Si definisce il lavoro domestico come lavoro svolto in o per una famiglia o famiglie, nell'ambito di un rapporto lavorativo e su base professionale.

I lavoratori domestici in genere si occupano della pulizia della casa, cucinano, guidano, si prendono cura di bambini, anziani e disabili, nonché del giardino e delle abitazioni private, ma i loro compiti variano da paese a paese e nel tempo. 

Data questa eterogeneità di compiti, la caratteristica distintiva del lavoro domestico è proprio il posto di lavoro, ovvero la famiglia.


Il problema


Nel percorso che porta la famiglia e il lavoratore a stringere un accordo lavorativo si incontrano tipicamente 3 problemi:

  • In primis nella ricerca di un lavoro/lavoratore affidabile, infatti non esiste un canale di riferimento alternativo al passaparola; se si ha urgenza oppure i consigli di amici, parenti e colleghi non hanno funzionato ci si trova in una situazione di smarrimento.
  • Difficilmente famiglie e lavoratori vogliono farsi carico di un impegno in termini di tempo ed energie per risolvere il loro problema, necessitano di una soluzione immediata che ottimizzi questa prima fase di ricerca. I 2 attori si trovano in una situazione di vulnerabilità, hanno bisogno di essere guidati velocemente alla soluzione migliore per le loro esigenze.
  • Avvenuto il match tra famiglia e lavoratore emerge un’ulteriore perplessità: come gestire il rapporto lavorativo? Quali divi sono affidabili per informarsi su quale sia la soluzione migliore nel mio caso? In questa seconda fase famiglia e lavoratore necessitano di una soluzione che preveda il minor impegno possibile, ma che allo stesso tempo li faccia sentire tutelati.


Gli intermediari come le agenzie per il lavoro sono una soluzione valida ai problemi citati sopra, infatti in Italia circa il 25% dei lavoratori domestici (non considerando quelli in rapporto informale) si affida ad agenzie per il lavoro o centri per l’impiego; questa soluzione ha un costo e un impegno che non tutti vogliono sostenere, inoltre lavoratori e datori di lavoro spesso non sono a conoscenza dell’attività di queste agenzie o non hanno idea di come funzionino i loro servizi.

Anche gli intermediari sono parte attiva del mercato domestico, percepiscono problemi collegati ai precedenti: 

  • Incontrano difficoltà nel trovare lavoratori seri e competenti limitando i costi e le tempistiche, tipicamente puntano sul passaparola (branding), posizionamento del sito, ads o annunci su piattaforme di cerco/offro lavoro.

Non esiste canale digitale di riferimento dove cercare lavoratori domestici.

  • Per le agenzie è complicato gestire e comunicare con i propri collaboratori domestici perché sono per lo più stranieri e l’unico contatto diretto è quello telefonico, il quale è dispendioso in termini di tempo e risorse
  • Il marketing, la creazione e la cura del brand sono attività costose e le agenzie più piccole non possono permettersi grandi cifre, quindi hanno problemi nel farsi spazio tra i grandi player
  • Il lavoro irregolare ruba una grande fetta di mercato, le agenzie cercano di fare informazione e sensibilizzazione nell'ambito domestico, ma la strada è ancora lunga.

Inoltre le agenzie esclusivamente fisiche dopo l’avvento del Covid-19 hanno subito un ribasso di clienti e per questo stanno cercando di digitalizzare i loro servizi e il loro marketing (quello fisico sta perdendo efficacia), ma con un budget limitato, a causa dei costi primari per il mantenimento del business, non è semplice.


Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro il settore domestico non ha ancora raggiunto la soglia del “decent work” o lavoro dignitoso in più della metà dei paesi nel mondo, questo a causa delle disparità in termini di legislazione, regolamentazione, tutele lavorative, tutele dei diritti umani e salari minimi rispetto agli altri settori lavorativi. 

Nel settore domestico il rapporto di lavoro informale o irregolare è purtroppo parecchio presente, infatti in italia il 57% dei lavoratori domestici è in un rapporto informale.


La soluzione


Baze è il primo social marketplace dedicato al lavoro domestico, ha l’obiettivo di:

  • Elevare lo status professionale dei lavoratori domestici per aiutarli a trovare un lavoro dignitoso;
  • Guidare le famiglie alla soluzione migliore per le loro necessità;
  • Accompagnare le agenzie di intermediazione nella trasformazione digitale

Il primo canale di ricerca lavoro/lavoratore è in assoluto il passaparola, Baze vuole digitalizzarlo, renderlo più efficace e spostarlo online; il nome “Baze” infatti deriva dalla parola inglese “buzz” (il suo fonema è baz) che in italiano significa ronzio o brusio, in gergo il buzz marketing è proprio il passaparola.

Siamo il Nextdoor della ricerca lavoro, crediamo che la fiducia che guida il passaparola si basi su un rapporto di amicizia o conoscenza e su aspetti in comune come interessi, bisogni o luoghi; per questo abbiamo pensato a una piattaforma in cui le persone possono scambiarsi opinioni, feedback e consigli, trovando dall’altra parte utenti che condividono gli stessi problemi o interessi e magari lo stesso quartiere o zona. 

Il concetto di fiducia su Baze è rafforzato dalle varie verifiche che introduciamo sui profili utente, referenze dei lavoratori e recensioni.

La piattaforma ha un focus particolare sui lavoratori, sia per aiutarli nel trovare il lavoro che cercano, guidandoli nella creazione di un proprio “branding” unico, sia come strumento per raggiungere le tutele lavorative e umane che cercano; su Baze anche i datori di lavoro ricevono recensioni e feedback, non sono esclusivamente loro a scegliere il lavoratore, deve essere un match bilaterale e intelligente.

Parliamo di match intelligente perchè tramite un motore di raccomandazione basato su intelligenza artificiale mostriamo all’utente solo annunci, offerte, post o contenuti in linea con i suoi interessi; l’obiettivo è eliminare il più possibile frizioni nell’esperienza utente per valorizzare la piattaforma.

Baze è meritocratica, da la possibilità ai lavoratori più intraprendenti e disponibili di formarsi, fare esperienza e arricchire il proprio curriculum per avere maggiore possibilità di trovare il lavoro che stanno cercando, aiutando anche chi è in difficoltà ad affrontare con facilità la, ormai imprescindibile, digitalizzazione.

Baze è una one stop solution, infatti oltre al matchmaking abbiamo pensato anche a servizi innovativi per la digitalizzazione della gestione fiscale e amministrativa del rapporto di lavoro, semplificando così l’emersione dei rapporti informali; una bacheca privata in comune tra lavoratore e datore di lavoro in cui condividere file, documenti e tutto ciò che riguarda l’aspetto burocratico e gestionale, un calendario condiviso in cui schedulare i propri impegni e orari lavorativi oppure tracciare automaticamente le ore effettive di lavoro tramite timbratura con scansione di un QR code.

Intermediari e sindacati lottano da anni al fianco dei lavoratori per migliorare la loro situazione lavorativa, Baze è l’alleato perfetto per allargare la portata informativa di queste battaglie, infatti sulla piattaforma sarà presente un vero e proprio feed social in cui condividere contenuti, discutere, chiedere consigli o risolvere dubbi.

Inoltre Baze guida intermediari, business e professionisti legati al settore domestico nella trasformazione digitale fornendo loro un canale altamente targettizzato e a basso costo in cui cercare nuovi clienti e fare comunicazione; Le campagne marketing sulla nostra piattaforma sono completamente personalizzabili per raggiungere il target giusto e hanno un costo contenuto e fisso; è possibile monitorare i KPI selezionati tramite dashboard.

Baze svolge anche le funzioni di un CRM permettendo la comunicazione rapida e intelligente con i propri clienti e collaboratori con lo scopo di digitalizzare i processi e le interazioni.


Tecnologia


Baze è una web app mobile first costruita su tecnologia cloud, ciò garantisce grande elasticità, riduce il tempo di sviluppo e ci permette di scalare rapidamente sia geograficamente che nel numero di utenti limitando i costi IT.

Per il matching intelligente abbiamo pensato ad un motore di raccomandazione basato su AI per proporre agli utenti solo post, informazioni o offerte a cui realmente sono interessati.

Baze è un piattaforma sicura, lo storage dei dati utenti è delegato in cloud, il quale sfruttando data center in tutto il mondo garantisce reperibilità dei dati anche in casi di guasti estremi; inoltre i dati sensibili degli utenti vengono criptati e resi inaccessibili persino a noi.

Sfruttiamo tecnologie di Computer vision e NLP per alcune applicazioni innovative: 

  • Parsing automatico del CV cartaceo per accelerare la creazione di un profilo lavorativo completamente personalizzabile e unico
  • Riconoscimento automatico di documenti d'identità per la verifica automatica dei profili
  • Riconoscimento automatico di messaggi o testo malevolo per garantire sicurezza e tutele gli utenti sulla piattaforma
  • Chatbot interattivo per garantire un supporto continuo agli utenti via chat


Mercato target


La pandemia di Covid-19 ha influito negativamente sul mondo del lavoro a livello globale, infatti nel 2022, le proiezioni dell’ONU suggeriscono un deficit di ore lavorative equivalente a 52 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Nonostante questa cifra rappresenti un miglioramento rispetto al 2021, rimane quasi il 2% al di sotto del numero di ore lavorate a livello globale prima della pandemia.

È molto probabile che le performance del mondo del lavoro non ritornino ai livelli pre-pandemia per diversi anni. 

Questo trend negativo ha “purtroppo” spostato l’attenzione dei lavoratori disoccupati su lavori meno professionalizzanti, come ad esempio quelli domestici; infatti in Italia nel 2020 si è registrato un aumento di lavoratori domestici del 7,5% rispetto al 2019, sono 920.722 i registrati come contribuenti all’INPS nell’anno della pandemia in Italia; anche i datori di lavoro domestico hanno visto un aumento nell’anno della pandemia del 8,5% arrivando a quota 992.587, considerando solo chi assume con contratto regolare.

Il lavoro “nero” in questo settore è purtroppo molto presente, infatti considerando un 57% di tasso di irregolarità il numero di lavoratori domestici nel 2020 sale a 2,1M e il numero di datori di lavoro a 2,3M.

Globalmente il lavoro domestico è una dive importante di occupazione, che rappresenta il 2,3% dell’occupazione totale nel mondo, se consideriamo solo i lavoratori dipendenti (non autonomi o altro), questa cifra quasi raddoppia al 4,5%; nel 2020 In tutto il mondo si stimano 75,6M di lavoratori domestici di età pari o superiore a 15 anni, nel 2010 erano 52,6 milioni +27,4%, il trend è in crescita.


Volume del mercato


Su 920 mila lavoratori domestici regolari censiti nel 2020 in Italia, il 31,3% percepisce una retribuzione annua inferiore a 3 mila euro. Un ulteriore 20,7% percepisce tra 3 e 6 mila euro annui. 

La spesa delle famiglie italiane per lavoratori domestici è stata stimata a 14,9 Miliardi di Euro nel 2020, facendo una proporzione tra il reddito pro capite Italiano e quello mondiale possiamo fare una stima sul volume di affari globale per quanto concerne le spese sostenute dai datori di lavoro, ottenendo circa 268 Miliardi di Euro.

Confrontando i dati Italiani 2020 sulle retribuzioni dei lavoratori domestici con quelli degli anni precedenti, è possibile ricavare alcune interessanti informazioni, infatti negli ultimi 6 anni sono aumentate, proporzionalmente, la fascia di reddito più bassa (fino a 3 mila euro annui, passata dal 27,0% al 31,3%) e quella più alta (sopra i 12 mila euro, da 11,8% a 14,6%). Sono diminuite, invece, le classi di reddito intermedie.

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