Manbot

Lecce, Puglia

Cosa è Manbot?

Manbot realizza robot sociali antropomorfi dedicati all'assistenza di persone anziane affette da patologie neuro-degenerative e disturbi della memoria

Milestones

Nessuna Milestone aggiunta da Manbot! 😟

In dettaglio

I Manbot sono robot umanoidi stampati in 3D utilizzati per la cura di persone svantaggiate e per il sostegno psicologico a persone non in grado di muoversi per motivi di salute.
In particolare, sono rivolti a persone anziane affette da disturbi della memoria e da patologie neuro-degenerative.

A differenza di altri robot esistenti, i Manbot sono progettati per essere stampati in 3D, che consente la produzione sul modello della fabbrica diffusa. Questo sistema permette di personalizzare macchine con dimensioni e caratteristiche fisiche diverse e agevola l’inserimento di sensori dedicati.

Tutti i modelli sono realizzati per assomigliare il più possibile ad un vero essere umano, anche grazie all’impiego di maschere in lattice realistiche e parrucche. Questa caratteristica ci consente di lavorare sulle espressioni facciali per migliorare l’empatia dell’utente con lo strumento, garantendo una migliore esperienza.

Le basi della sperimentazione

La ricerca alla base della nascita del progetto individua nel decremento demografico e nell'aumento dell'eta media della popolazione a livello globale le ragioni principali per adoperarsi nella realizzazione di robot sociali in grado di monitorare le condizioni di salute degli anziani e stimolare un continuo dialogo che permetta di rallentare gli effetti negativi dell'isolamento sul cervello umano.

La scelta di una forma umanoide per l'interazione con i pazienti è basata sugli studi che si occupano di fenomeni quali pareidolia ed empatia, percezioni che tendono ad avvicinare a questo tipo di tecnologia anche gli esseri umani più distanti per questioni anagrafiche.

Finalità del progetto

Obiettivo finale del progetto è la diffusione di robot sociali su larga scala, in grado di lenire parzialmente gli effetti negativi della solitudine sul comportamento e sulla degenerazione cellulare del cervello degli anziani, partendo dagli esempi di alcune società nelle quali il fenomeno di isolamento, in special modo nei soggetti facenti parte di famiglie mononucleari, è evidente e conclamato, come quella Giapponese.

Parallelamente, la raccolta di dati, attraverso gli androidi, di un rilevante campione di soggetti ultrasettantenni, permetterà lo studio e lo sviluppo di terapie conversazionali più mirate ed efficaci nel contrasto delle patologie neurodegenerative e dei disturbi della memoria.

La strategia

La nostra strategia è partire da quelle realtà che, durante l’emergenza COVID, hanno mostrato maggiore necessità di ridurre il contatto con i pazienti pur garantendo l’efficacia delle cure, cioè le RSA e le Case di Riposo.
Successivamente, ci rivolgeremo alla fetta più grande del mercato costituita da strutture ospedaliere pubbliche e private.

Come andremo sul mercato

Per raggiungere i clienti ci affideremo a una rete commerciale, quindi a persone che siano fisicamente in contatto con le strutture di riferimento che possono adottare i nostri prodotti. Ci rivolgeremo anche alle moltissime associazioni non profit diffuse sul territorio nazionale e alle reti di caregiver, che spesso coincidono proprio con i parenti dei pazienti.

Contiamo di andare sul mercato a dicembre 2021. Abbiamo presentato un modello con funzioni basiche a ottobre 2019, in occasione di Maker Faire Rome e presenteremo il modello con funzioni più avanzate a Maker Faire Rome 2020.

Sfoglia il pitch