Clab

Calangianus, Sardegna

Cosa è Clab?

Interdisciplinarità. E’ questa la parola che riassume al meglio l’anima di CLab. Un team che annovera al suo interno professionisti provenienti dai più disparati settori: ingegneri, architetti, geologi e designer. Eccellenze che hanno deciso di fare sistema, integrando le rispettive competenze. Saperi diversi si compenetrano per dare vita a una rete di esperti capaci di offrire un approccio scientifico a 360°.

Milestones

Entrata sul mercato Luglio 2018

mag 2018

In dettaglio

CLAB è una startup innovativa iscritta al registro speciale e possiede tutti i requisiti previsti dalla norma e in particolare: due ricercatori universitari nel team, due brevetti e investe quasi la totalità del suo fatturato in ricerca e sviluppo.

Interdisciplinarità. E’ questa la parola che riassume al meglio la nostra anima. Siamo un team che annovera al suo interno professionisti provenienti dai più disparati settori: ingegneri, architetti, ricercatori, geologi e designer. Professionisti che hanno deciso di fare sistema, integrando le rispettive competenze. Saperi diversi che si compenetrano per dare vita a una rete di esperti capaci di offrire un approccio scientifico a 360°. Crediamo nel valore (mai scontato) della formazione e dell’esperienza duramente conquistata sul campo. Anticipare i tempi è la nostra missione, curiosità e spirito indagatore sono i propulsori che mettono in moto ogni azione.

Nei nostri prodotti abbiamo coniugato i nostri sogni, le nostre esperienze, le nostre storie e abbiamo seguito le logiche delle nostre visioni.

L’idea iniziale del progetto è nata dopo la prematura scomparsa di uno zio materno del socio fondatore della startup innovativa, per tumore al polmone. Da ricerche effettuate è emerso che una delle cause più diffuse di carcinomi ai polmoni è rappresentata dal gas Radon.
Statistiche di tipo epidemiologico indicano il forte impatto che il Radon ha sulla salute pubblica, stimandolo come seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo e responsabile in Italia di circa 3000 decessi/anno (WHO 2009)

Questa scoperta ci ha spinto ad approfondire lo studio del Radon.Tutto il team di sviluppo composto da un Geologo ricercatore, un ingegnere chimico, un ingegnere civile, un ingegnere meccanico e un fisico ha intrapreso un lungo e attento percorso di ricerca, che ha preso le mosse dal territorio della Gallura. Proprio questo territorio, caratterizzato da un substrato geologico da suoli intrusivi (graniti) e quindi da un’altissima concentrazione di gas Radon, è diventato un laboratorio sperimentale per lo sviluppo del sistema RADOFF.

Partendo da queste premesse siamo riusciti a mettere a punto un algoritmo innovativo e specifico, che ha permesso di creare la prima Carta di Rischio Potenziale del gas Radon, ovvero una cartografia originale in cui si individuano delle aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di Radon indoor (Radon-prone areas).

Contemporaneamente a  RAD-ON  abbiamo sviluppato RADOFF: un dispositivo nato con l’obiettivo di abbattere i rischi generati dal Radon, ‘ripulendo’ l’aria che respiriamo tutti i giorni in casa o al lavoro. In commercio esistono già dei prodotti, come le barriere anti – Radon, che però sono pensate esclusivamente per edifici di nuova fabbricazione. La principale innovazione di RADOFF è data dal fatto che esso offre una risposta anche per edifici già esistenti, senza rendere necessari costosi interventi di ripavimentazione: bastano pochi minuti per installarlo e attivare così un efficace scudo contro il pericoloso gas. Una vera e propria rivoluzione, tenuto conto che le attuali politiche urbanistiche vanno contro il consumo di suolo, offrendo incentivi a chi restaura e riqualifica l’esistente.

Per creare RADOFF abbiamo coniugato fluidodinamica, termodinamica ed ingegneria chimica, mentre per mettere a punto il sistema di controllo ci siamo avvalsi della partnership di Abinsula, azienda hi-tech sarda oggi nota in tutto il mondo. Il dispositivo misura inoltre altri parametri ambientali quali temperatura interna, umidità dell’aria, ossigeno e manda un segnale d’allarme in caso di eventuali fughe di gas.  Il prodotto, brevettato lo scorso dicembre, verrà immesso sul mercato a partire da settembre 2018.

Successivamente abbiamo creato C-RAD, un device per la misurazione affidabile e preciso per monitorare i livelli di gas radon all’interno degli edifici. Il sensore proprietario all’interno di C-RAD è stato concepito per superare i limiti dei sensori esistenti ovvero velocità, affidabilità della misura e costi: E’ circa 20 volte più veloce e performante dei misuratori attivi presenti sul mercato. C-RAD  non solo visualizza i dati rilevati sul suo monitor oled ma è anche connesso ad un cloud e permette in ogni momento attraverso un web front-end dedicato il controllo dei paramentri che rileva. Sarà immesso nel mercato ad Ottobre 2018

Abbiamo sempre avuto “il pallino” per le smart city : ovvero mettere insieme tutte le nostre competenze di pianificazione urbanistica, di IoT, di mobilità, di ambiente e di energia.  Ma per sviluppare una città intelligente occorrono servizi e i servizi hanno bisogno di dati e i sensori sono elementi fondamentali.

In collaborazione con dei ricercatori dell’Alma Mater Studiorum di Bologna  abbiamo messo il cuore di Radoff al servizio delle città del futuro.

Interpolando sei dati fondamentali: concentrazione di gas di radon, pressione, umidità, temperatura, posizione geografica e percentuale di polveri sottili e utilizzando la tecnologia Cloud in Amazon Web Services e sviluppando un Front End intuitivo e dedicato, abbiamo dato luce ad un sistema che non solo può migliorare la qualità della vita negli spazi urbani ma in abbinamento con il nostro algoritmo RAD-ON (mappa potenziale del rischio radon su ogni piattaforma) circoscrive una mappatura di secondo livello puntuale: indispensabile per la definizione di uno strumento essenziale per la vivibilità e sicurezza del territorio,  per la progettazione delle nuove strutture edilizie in sicurezza e al servizio del patrimonio edilizio esistente.

La nostra ricerca sul Radon continua e abbiamo appena depositato un brevetto per un nuovo dispositivo rivoluzionario.

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