L'idea di creare una start up finalizzata alla realizzazione di uno speciale attrezzo sportivo è nata nell'ambito di un progetto scolastico avviato presso l'IISS "Marconi-Hack" di Bari e condotto dai seguenti studenti della classe quarta indirizzo energia: Nicola Brancaccio, Vito Campanella, Alessandro Novara e Marco Terlizzi.
Per questosi propone quanto segue:
RELAZIONE TECNICA
DESCRITTIVA
BIKE-X.
LA BICICLETTA PER ALLENARSI NELLO SPAZIO.
Partendo dal principio che
tutte le grandezze misurabili possano offrire importanti elementi di
approfondimento, utili alla comprensione di fenomeni chimico-fisici,
attraverso questo progetto si vuole estendere il concetto di
sperimentazione dalla palestra - laboratorio allo spazio.
Si ritiene che la fisiologia
e la condizione fisica dell'astronauta siano aspetti molto importanti
che meritano approfondimenti per la permanenza dell'uomo nello spazio
e per le stesse missioni spaziali.
Per questo, durante gli
incontri di approfondimento, è stato evidenziata la necessità di
dover misurare la forma fisica dell'astronauta nello spazio,
attraverso uno specifico programma di attività motorie e di come
possano essere misurate le principali caratteristiche fisiologiche in
condizioni difficili.
Il desiderio di esplorare
ciò che non è noto e la curiosità ha prodotto, per ora, una idea
progettuale denominata Bike-X e finalizzata all'approfondimento della
motricità di tipo ciclistico praticabile nello spazio, in condizioni
di microgravità, attraverso l'uso di un attrezzo derivato dal
velocipede. Quest'ultimo, molto vicino ad un leggerissimo monociclo
da destinare al nodo 3 della ISS quale luogo preposto alla palestra,
dovrebbe rappresentare l'hardware di un sistema, dotato di sensori,
di un datalogger e di un gruppo per la trasmissione dei dati sulla
terra, capace di misurare ed acquisire i dati che afferiscono alla
capacità ed alla soglia aerobica, la soglia lattacida, l'economia
dei consumi energetici dell'astronauta impegnato nell'attività
motoria.
Il gruppo di progetto
Bike-X